Santissimo
Corpo e Sangue di Cristo (CORPUS DOMINI) - U.R.
Preghiere
« Ecco il
pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli»
San Tommaso
d'Aquino nel tredicesimo secolo
Dio
onnipotente ed eterno, ecco che mi avvicino al sacramento del tuo
Figlio unigenito, il nostro Signore Gesù Cristo. Malato, vengo dal
medico dal quale dipende la mia vita; macchiato, alla sorgente della
misericordia; cieco, al focolare della luce eterna; povero e privo
di tutto, dal maestro del cielo e della terra.
Imploro dunque la tua immensa, la tua inesauribile generosità,
affinché ti degni di guarire le mie infermità, di lavare le mie
macchie, di illuminare la mia cecità, di colmare la mia indigenza,
di coprire la mia nudità; e così, io possa ricevere il pane degli
angeli (Sal 77,25), il Re dei re, il Signore dei signori (1 Tm
6,15), con tutta la riverenza e l’umiltà, tutta la contrizione e la
devozione, tutta la purezza e la fede, tutta la fermezza del
proposito e la rettitudine dell’intenzione che la salvezza della mia
anima richiede.
Dammi, ti prego, di non ricevere semplicemente il sacramento del
Corpo e del Sangue del Signore, ma proprio tutta la fortezza e
l’efficacia del sacramento. Dio pieno di mitezza, dammi di ricevere
il Corpo del tuo Figlio unigenito, nostro Signore Gesù Cristo,
questo corpo materiale che egli ha ricevuto dalla Vergine Maria, in
modo tale da meritare di essere incorporato al suo corpo mistico e
di figurare tra le sue membra.
Padre pieno di
amore, concedi a me che sto per ricevere ora il tuo Figlio
amatissimo sotto il velo che si addice al mio stato di pellegrino,
che io possa un giorno contemplarlo a viso scoperto e per
l’eternità, lui che, essendo Dio, vive e regna con te nell’unità
dello Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
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Santissimo
Corpo e Sangue di Cristo (CORPUS DOMINI) - VESPRI
Discorso 272
(Nuova Biblioteca Agostiniana)
Siate ciò che vedete e
ricevete ciò che siete.
Sant’Agostino
nel quinto secolo
Ciò che vedete sopra l'altare di Dio è il pane e il calice: ve lo
assicurano i vostri stessi occhi. Invece secondo la fede che si deve
formare in voi, il pane è il corpo di Cristo, il calice è il sangue
di Cristo. Quanto ho detto in maniera molto succinta forse è anche
sufficiente per la fede: ma la fede richiede l'istruzione… Questo
pane come può essere il suo corpo ? E questo calice, o meglio ciò
che è contenuto nel calice, come può essere il sangue suo ?
Queste cose, fratelli, si chiamano sacramenti proprio perché in esse
si vede una realtà e se ne intende un'altra. Ciò che si vede ha un
aspetto materiale, ciò che si intende produce un effetto spirituale.
Se vuoi comprendere il mistero del corpo di Cristo, ascolta l'Apostolo
che dice ai fedeli: « Voi siete il corpo di Cristo e sue membra,
ciascuno per la sua parte » (1 Cor 12, 27). Se voi dunque
siete il corpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore è
deposto il mistero di voi: ricevete il mistero di voi. A ciò che
siete rispondete: « Amen » e rispondendo lo sottoscrivete. Ti si
dice infatti: « Il Corpo di Cristo », e tu rispondi: « Amen ». Sii
membro del corpo di Cristo, perché sia veritiero il tuo Amen.
Perché dunque il corpo di Cristo nel pane ? Non vogliamo qui portare
niente di nostro; ascoltiamo sempre l'Apostolo il quale, parlando di
questo sacramento, dice: « Pur essendo molti formiamo un solo pane,
un solo corpo » (1 Cor 10, 17). Cercate di capire ed esultate. Unità,
verità, pietà, carità. Un solo pane: chi è questo unico pane? « Pur
essendo molti, formiamo un solo corpo ». Ricordate che il pane non è
composto da un solo chicco di grano, ma da molti.
Siate ciò che vedete e ricevete ciò che siete.
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